busalla 2013

L’area ferroviaria in un articolo del 2004

Posted in articoli by dis'ordinato on mercoledì, gennaio 28, 09

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Pubblichiamo un articolo apparso su Il secolo XIX il 1 ottobre 2004 scritto dal cronista locale Lodovico Prati in cui emerge l’intenzione speculativa del Sindaco-Dottore sull’area ferroviaria della “Piccola”. Ancora una volta ci troviamo di fronte un personaggio che, a parole, afferma di essere il salvatore della patria busallese per poi dimostrare di essere un grande comunicatore e un carente amministratore soprattutto sul versante urbanistico. Tanto il Sindaco-Dottore  sarà in qualche località amena a passare gli ultimi giorni di meritata vacanza dopo le fatiche amministrative nel difendere il territorio busallese dall’invasione impropria di Mignanego…
EP

Recupero dello scalo merci delle ferrovie “Piccola velocità” di Busalla.  L’equivalente di un nuovo quartiere popolato di mercati, auditorium, case di abitazione e unità di servizio come banche, uffici postali, nuovi locali pubblici e commerciali. Il tutto raccordato da sostanziosi ritocchi sui progetti viabilità e circonvallazione. In compenso però il Comune rischia di perdere finanziamenti miliardari, quindi si scatenano prese di posizione, attese e anche polemiche dopo la prima uscita pubblica del progetto urbanistico “Capoluogo est anni 2000”, presentato dal sindaco durante l’ultimo consiglio comunale. Perché l’obbiettivo di punta della nuova amministrazione («Intendiamo assolutamente realizzarlo entro questa legislatura», sottolinea il sindaco Mauro Valerio Pastorino) abbozza una vera e propria rivoluzione urbana con l’utilizzo di circa 18 mila metri quadrati di area fabbricata nel cuore della cittadina e affossa in parte una programmazione precedente (già finanziata, o finanziabile) che decisamente viaggiava su binari divergenti e fino a ieri sembrava cosa fatta. Intorno a questa idea di un nuovo quartiere centrale Busalla si sta giocando il futuro ed è la netta sensazione che ha colto tutti all’atto della presentazione del progetto, provocando reazioni contrastanti. «Abbiamo grosse perplessità — dice Francesco Odino, capogruppo di opposizione con la lista Uniti per Busalla — perché di fatto si piccona qualcosa di concreto, cioé un disegno di programmazione coerente e già finanziato a colpi di miliardi tra Civ e circonvallazione, per inseguire un sogno. Sarà anche un bel sogno, ma promettiamo già da ora il massimo di attenzione su tempi e costi». Sdrammatizza l’estensore di un progetto di massima per l’utilizzo dell’area piccola velocità, l’architetto Emilio Morasso, che ha elaborato al computer una proiezione virtuale del possibile “Quartiere est 2000”: sala polivalente/ mercato, 1800 metri quadrati; mercato ambulante settimanale con sviluppo lineare di 330 metri e capienza di 60 banchi; 48 alloggi con 55 box di servizio; un complesso commerciale connettivo urbano artigianale di 4500 metri quadrati; inoltre spazi pubblici a raso per altri 6600 metri quadrati; infine altri complessivi 285 posti auto tra interrati e superficie. «Piuttosto che spendere male dei soldi è meglio rinunciare — dice Morasso — e riacquisire i finanziamenti con una impostazione più corretta. Comunque le linee di questo progetto non sono così discordanti dagli obbiettivi precedenti. C’è una proposta per la circonvallazione e un’altra di sistemazione del parco ferroviario che andrebbe ad innestarsi sul centro storico. L’immagine caotica e degradata offerta in questo momento verrà cancellata, con il recupero dell’intera base della collina. Busalla acquisirà un’altra visibilità anche dall’autostrada ». Ma affila le armi l’ex sindaco Maieron, oggi all’opposizione con il gruppo Insieme per Busalla, che vede sfumare dieci anni di pianificazione urbanistica. «Questo è un programma ad alto rischio sul nodo della viabilità — dice Loris Maieron — perché si modifica sostanzialmente lo sbocco nord della circonvallazione rendendo il progetto irrealizzabile. Infatti l’innesto con la provinciale all’altezza della sottostazione ferroviaria non è fattibile, invece spingendolo oltre Borgo Fornari diventa completamente inutile. Noi ci avevamo studiato sopra per dieci anni, ora ad occhio e croce ci si stanno giocando finanziamenti ottenibili per otto milioni di euro e la circonvallazione. Non credo che il gioco valga la candela, soprattutto perché l’operazione piccola velocità rimaneva abbordabile anche secondo il nostro progetto».

«Noi il quartiere lo faremo, poi gli elettori giudicheranno e in caso di fallimento ci rimanderanno a casa», taglia corto sul progetto del nuovo quartiere centrale “Capoluogo est anni 2000” il neo sindaco di Busalla Mauro Valerio Pastorino, come se fosse pienamente disposto giocarci sopra un’ampia fetta di credibilità. Per ora infatti può opporre soltanto una filosofia di intervento alla concretezza dei quattrini e dei finanziamenti pubblici che rischiano di volatilizzarsi modificando i progetti Civ e circonvallazione. Cosa rispondere a chi obietta che si vendono sogni in cambio di fatti? «Che la nostra è una scommessa, ma non giocata al buio. Non rinunciamo ai soldi del Civ, ma cercheremo di modificare delle linee progettuali. Non rinunciamo neanche ai fondi nella seconda tranche della circonvallazione, intendiamo soltanto spostare il tracciato per dare spazio a “Capoluogo est anni 2000” ed è qualcosa di più di un’idea, perché siamo in trattative con le ferrovie per acquistare l’area su cui creare il quartiere. Lo scopo è di recuperare l’ultimo appezzamento centrale in degrado con un grande inserimento a sfondo sociale, di incontro e di vita. Ritengo che in questo momento non ci possa essere niente di più importante per paesi come il nostro afflitti da sindrome di periferia ». F i n a n z i a – menti, tempi, modalità, non c’è ancora nulla di definito. Allora perché in consiglio comunale è comparso improvvisamente un progetto virtuale? «Perché vorrei raggruppare le forze e il consenso del paese attorno a questa idea, anche da parte dell’opposizione.  Il progetto virtuale offre solo un esempio di soluzione possibile, ma successivamente promuoveremo un concorso di idee per arrivare al progetto definitivo e realizzarlo entro la legislatura». Cambiando sbocco la circonvallazione diventa impossibile? «Era impossibile la soluzione di prima, avrebbe sventrato il parco di villa Borzino provocando uno scempio ambientale intollerabile. In questo senso Busalla è già troppo colpita. Ora siamo in trattative con il comune di Ronco per una soluzione concordata e più naturale in sponda destra dello Scrivia verso Borgo Fornari».

L’interpellanza dell’opposizione

Posted in articoli by dis'ordinato on giovedì, gennaio 15, 09

Riceviamo l’interpellanza dell’opposizione PD in Consiglio Comunale a Busalla in merito al Piano di Emergenza Esterno inerente la raffineria Iplom. busalla2013 è disponibile ad accogliere i documenti ufficiali che possano servire a rendere chiare le posizioni in campo di Amministrazione e opposizione.

Al Sindaco del Comune di Busalla

OGGETTO: piano di Emergenza Esterno IPLOM S.p.A.

I sottoscritti consiglieri del Gruppo UNITI per BUSALLA Giacomo GULINO e Giorgio PORCILE, Premesso che in base al D.Lgs. 334/99 la raffineria Iplom è classificata stabilimento a rischio di incidente rilevante; che lo stesso decreto definisce come incidente rilevante “un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuti a sviluppi incontrollati che si verificano durante l’attività e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito per la salute umana o per l’ambiente all’interno o all’esterno dello stabilimento e in cui intervengano una o più sostanze pericolose”; che a tal fine viene redatto un PIANO DI EMERGENZA ESTERNO approvato dalla Prefettura territorialmente competente; che il 27 giugno 2006 la prefettura ha approvato il PIANO DI EMERGENZA ESTERNO della soc. IPLOM con valenza triennale e che, pertanto, lo stesso scadrà in prossimità delle prossime elezioni amministrative; che il DPCM “linee guida per l’informazione sul rischio industriale” pubblicato alla G.U. della Repubblica Italiana n. 58/2007 pone a carico del Sindaco l’obbligo di informare la cittadinanza sulla natura del rischio e sui danni sanitari e ambientali indotti da possibili eventi incidentali; che la S.V. ha ritenuto, come risulta dall’avviso alla cittadinanza del 4 dicembre 2007, di dare informazioni su tale fondamentale atto esclusivamente attraverso l’affissione del piano all’albo pretorio del Comune, rimandando ad “accertamenti e studi” avviati per conto proprio la definizione degli scenari incidentali UFFICIALMENTE contenuti nei piani; che nella stessa nota la S.V. affermava testualmente che “nel corso dei primi mesi del 2008 l’intera materia riguardante l’informativa alla popolazione verrà riesaminata e saranno forniti alla cittadinanza tutta ulteriori elementi di approfondimento”; che, al contrario, nulla è accaduto ad oggi in tal senso e che al manifesto del PD, circolo di Busalla e Crocefieschi, affisso nell’estate del 2008, il quale sollecitava una piena e trasparente informativa alla popolazione non è seguita risposta come invece è puntualmente accaduto, con manifesto firmato la giunta e stampato su carta intestata del comune, per altro documento pubblico riguardante diverse materie; ./. – foglio nr. 2 – INTERPELLANO LA GIUNTA DEL COMUNE DI BUSALLA PER SAPERE Quanto ancora la popolazione debba attendere che venga dato corso ad un obbligo di legge non solo attraverso l’affissione all’albo pretorio di un documento complesso ma mediante un’informativa chiara e semplice che concorra ad evitare le scene di panico puntualmente verificatesi in occasione degli ultimi incidenti del 2005 e 2008; Quali eventuali ulteriori “elementi di approfondimento” siano maturati sulla materia in questi mesi stante anche il rilevante impegno finanziario profuso dal comune in consulenze ed incarichi specialistici.

Giacomo GULINO  Giorgio PORCILE

La posizione di Ronco e Comunità Montana

Posted in articoli by dis'ordinato on martedì, gennaio 13, 09

Pubblichiamo la lettera che il 9 maggio 2007  Comune di Ronco Scrivia e Comunità Montana hanno inviato ai Sindaci della Alta e Bassa Valle Scrivia, alla Regione Liguria e alla Provincia di Genova in merito al progetto “Centrale a Olio di Colza” proposto dalla Iplom. In questo modo credo che si possa fare chiarezza sulle posizioni in campo.

Oggetto: “Iplom punta sulle biomasse nuovo impianto ad olio di colza”

Articolo del SECOLO XIX del 21 aprile u.s.

Abbiamo appreso ufficialmente dall’articolo in oggetto che la società IPLOM avrebbe avviato, mediante una società partecipata, la San Marco Energia S.r.l., la procedura di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di un impianto di combustione ad olio di colza di potenza termica poco inferiore ai 20 MGW.

Senza entrare nel merito per quanto concerne gli aspetti tecnici ed ambientali appare necessario rilevare che dalle notizie in nostro possesso, la collocazione dell’impianto, peraltro inserito tra quelli di energie rinnovabili, risulterebbe su un area di proprietà privata confinante con la tratta autostradale Genova – Serravalle lungo la direttrice Nord, in prossimità della galleria della “Boccardo” in Comune di Busalla.

Qualora tali informazioni venissero confermate, si dovrebbe rilevare il contrasto che il progetto creerebbe con la proposta, più volte ripresa dagli enti locali (Comuni di Ronco e Busalla , Comunità Montana Alta Valle Scrivia, Regione e Provincia) sull’ipotesi di rettifica del tracciato autostradale ed in particolare del raddoppio della galleria “Boccardo”.

Infatti, l’eventuale rettifica del tracciato autostradale raggiungerebbe gli obiettivi di migliorare la percorrenza della tratta autostradale nella direttrice Genova, contribuirebbe a meglio pianificare il territorio, individuando aree da destinare all’attività produttiva supportate da un adeguata infrastruttura, risponderebbe infine alle giuste esigenze del territorio consentendo il riutilizzo della tratta autostradale dismessa ( in particolare raccordando le S.P. 35 ed S.P. 226 e decongestionando i centri urbani di Busalla, Borgo Fornari, Isolabuona e Ronco Scrivia dal traffico passante).

Le nostre Amministrazione, prendendo atto del mancato coinvolgimento in sede di conferenza di servizi che ci risulterebbe già convocata, invitano i soggetti in indirizzo a considerare con attenzione gli aspetti legati alla collocazione dell’impianto prima di procedere alla valutazione di impatto ambientale, in quanto l’eventuale conferma del sito individuato dalla società IPLOM vanificherebbe ogni ipotesi di riordino viario del territorio creando un danno irreparabile per la valle.

Alla luce di quanto sopra, ed in attesa di un cortese riscontro, manifestiamo sin d’ora la nostra più ferma contrarietà a tale collocazione, offrendo peraltro la disponibilità ad un incontro per confrontarci nel merito del progetto.

Distinti Saluti

IL SINDACO                         IL PRESIDENTE

(Simone FRANCESCHI)      (Marco BAGNASCO)

I vincitori della gita premio a San Nazzaro de Burgondi

Posted in articoli by dis'ordinato on domenica, gennaio 4, 09

Cari amici e nemici,
ecco la classifica dei commenti:

1)baffone con 43 interventi

2)mezzo busallese/ex ds/ con 37 interventi

3)gianni summa con 25 interventi

4)marco bagnasco con 19 interventi

5)monica colombara con 14 interventi

6)aragorn con 6 interventi

Vincitore del post più lungo: Monica Colombara

Il premio, con molta ironia, sarà una gita  nel fantastico paese-raffineria di San Nazzaro de Burgondi, prevista originariamente  per domenica 11 gennaio 2009, visto però il tempo sarà posticipata nel mese di febbraio in data 8 febbraio 2009 in modo, come suggerito da Bagnasco, che la partecipazione sia numerosa.

Confermate la vostra presenza!